I Trend Turistici del 2024

19 Febbraio 2024Da Murgiando
TREND TURISTICI

QUALI SARANNO I TREND TURISTICI NEL 2024

Partiamo con una buona notizia: nel 2023 il turismo italiano ha definitivamente recuperato – e superato – l’indotto turistico pre-covid. Secondo il Centro Studi Turistici di Firenze ed Assoturismo Confesercenti, parliamo di circa 445,3 milioni di turisti (+8,1% rispetto all’anno precedente).
Grandi numeri, certo, ma il vero cambiamento sta tra le destinazioni scelte dai nuovi turisti.
Secondo le stime, il 2024 sarà l’anno del turismo lento (in perfetta armonia con le tendenze post-pandemia). Sempre più persone sceglieranno esperienze genuine e autentiche con escursioni nella natura e momenti di benessere mentre il 66% dei turisti, oggi, preferisce viaggiare in luoghi che sente familiari e sicuri.

Per analizzare meglio quali saranno le richieste dei turisti quest’anno, ecco 5 trend turistici nel 2024:

1.   Turismo Enogastronomico: Presìdi Slow Food ed altre gustosità

Ci sono gusti, odori, sapori che non potrai mai provare se non nei luoghi in cui nascono.
È questo il concetto su cui si fonda l’intera filiera del turismo enogastronomico. Un viaggio dedicato ai sensi, un’esperienza per tutti i gusti o ricercatissime località in cui vivere qualcosa di unico ed irripetibile.

Secondo la rivista Forbes gli appassionati di cucina nel 2024 saranno ancora più interessati alle origini delle diverse pietanze e scoprire nuove specialità culinarie: “Il 93% [degli italiani intervistati, ndr], nel 2024 vorrebbe provare pietanze locali. È previsto un aumento delle esperienze culturali tipiche in cui ai viaggiatori viene raccontata la storia del cibo loro servito.”, e ancora, “Quasi i due terzi (62%) sono più affascinati rispetto al passato dalla storia delle delizie gastronomiche dei luoghi che visitano.”.

Un occhio particolare è puntato sui diversi Presìdi Slow Food d’Italia.
Il Presidio Slow Food è una iniziativa volta a promuovere e salvaguardare la produzione ed il consumo di cibo di alta qualità, sostenibile, e tradizionale. Si parla di prodotti enogastronomici rari ed eccellenti a rischio estinzione che, grazie a questa iniziativa, possono essere salvaguardati tramandando tecniche di produzione, cucina e mestieri.

2.   Slow Tourism: un viaggio a passo lento

Certe volte capita di camminare a passo spedito, di scansare in tutta velocità la gente che passeggia sui marciapiedi, di sentirsi alla partenza del Gran Premio di Montecarlo davanti ad un semaforo verde solo per poi ricordarsi che non si aveva niente da fare.

Ti è mai capitato? Se la risposta è sì, forse lo Slow Tourism è ciò che ti serve per riequilibrare un po’ la tua quotidianità.
Dimenticate il solito concetto di turismo “mordi e fuggi”, lo Slow Tourism è l’esatto contrario del turismo di massa. Il principio alla base è molto semplice: concentrarsi sulla qualità dell’esperienza, non alla quantità di luoghi visitati.
C’è qualcosa di rincuorante nel perdersi tra le stradine di un centro storico in cui il tempo sembra essersi fermato, nel raggiungere un luogo a piedi potendo contare solo sulle proprie scarpe e… respirare, respirare a pieni polmoni con la certezza di non avere niente di meglio da fare se non VIVERE. Per queste e molte altre ragioni lo Slow Tourism è la tendenza che ha conquistato tutti immediatamente dopo il lockdown del 2020 e continua a crescere sempre di più.

3.   Turismo sostenibile: rispetto per l’ecosistema e la cultura locale

Avere il minor impatto possibile sull’ambiente. Questo è il mantra di chi sceglie esperienze a turismo sostenibile. Il viaggiatore attento alla sostenibilità non si attiene solamente ai principi eco-friendly ma tiene in grande considerazione della cultura e delle usanze locali.
Il rispetto per l’ecosistema è centrale, inteso sia come natura sia come comunità dei paesi visitati.

Specialmente visitando piccoli borghi, ogni volto sconosciuto è un elemento di novità tra i cittadini. Un consiglio, specialmente al Sud: parlare con più gente possibile. Per le piccole comunità non sarete semplici turisti ma “cittadini temporanei” e, se siete fortunati, la risposta a ciò che vi attanaglia potrebbe avercela una anziana signora che vi ha accolti come un parente che non vede da tanto tempo.

4.   Sviluppo delle destinazioni alternative: piccoli borghi e turismo di prossimità

Una tendenza nata nell’immediato post-covid e che continua ad essere la scelta preferita di tre italiani su quattro (nel 2023).
Nell’estate 2020, al termine del primo lockdown, non era possibile effettuare grandi spostamenti e, per di più, la paura del contagio e dei luoghi affollati ha influenzato la scelta di milioni di turisti. Da una scelta quasi forzata è nato una vera e propria tendenza turistica: il turismo di prossimità.
Il concetto alla base è che non c’è necessariamente bisogno di viaggi intercontinentali per viaggiare davvero. Tantissimi turisti hanno iniziato a lanciarsi all’avventura alla scoperta delle piccole realtà della propria regione di residenza: piccoli viaggi ma grandi esperienze.

Oggi quello del turismo di prossimità è un fenomeno affermato e conosciuto tanto da avere un lato oscuro. L’arrivo di grandi flussi turistici, attirati dalla possibilità di vivere esperienze in borghi incontaminati, ha seriamente minacciato la stabilità dell’ecosistema sociale delle piccole realtà cittadine tanto da spingere alcuni amministratori comunali a prendere in considerazione l’istituzione di un “numero chiuso” alle porte della città.

Curiosità: Un comune può essere definito “piccolo borgo” se ha meno di cinquemila abitanti. In Italia esistono 5.521 piccoli borghi su 7.904 comuni (69,85%)

5.   Esperienze autentiche e personalizzate: itinerari fatti su misura

L’overtourism e il turismo di massa, negli anni, hanno portato alla standardizzazione delle offerte turistiche: pacchetti di viaggio preimpostati, visite guidate di gruppo, esperienze turistiche prêt-à-porter. Le nuove esperienze turistiche sono fatte su misura:
Accesso privilegiato a strutture non disponibili al pubblico, attività esclusive e servizi di guida turistica o accompagnamento si adattano alle preferenze e agli interessi del viaggiatore.

In sintesi, le esperienze turistiche personalizzate mirano a offrire un’esperienza di viaggio unica e memorabile ma anche genuina e non rivolta ad un vasto pubblico. Il turista nel 2024 cercherà un’esperienza in grado di sorprendere, stupire e che difficilmente può aver già visto su un sito di travel blog.

Conclusione

In sintesi, si prospetta un 2024 caratterizzato da una tendenza al turismo lento e autentico. Le cinque principali tendenze turistiche per il prossimo anno includono il focus sul turismo enogastronomico, lo sviluppo del turismo sostenibile, l’interesse per le destinazioni alternative e il turismo di prossimità, insieme alla richiesta crescente di esperienze turistiche personalizzate e autentiche.
Un esempio? Sul nostro sito puoi trovare diverse proposte per il tuo viaggio indimenticabile a ritmo lento. Una di degustazione in grotta o su terrazza panoramica arroccata sulla gravina, il profumo del miele appena raccolto da un giovane apicoltore nella secolare masseria di famiglia o, ancora, Assaggiare di prodotti biologici dopo una rigenerante passeggiata all’ombra dei mandorli.
Qualunque sia il tuo viaggio ideale, Murgiando ti accompagnerà nella tua esperienza indimenticabile.