GIGANTI E COLORATE: UN RITORNO ALL’INFANZIA.
Immaginatevi seduti su una gigantesca panchina, colorata e divertente, situata in un luogo panoramico così mozzafiato da farvi sentire come bambini di nuovo. Questo è ciò che vi aspetta quando vi imbarcherete nel viaggio attraverso l’Italia alla ricerca delle famose Big Bench.
Nate nel cuore del Piemonte grazie alla visione del designer Chris Bangle nel 2010, le Big Bench sono diventate un’icona di gioia e meraviglia nel panorama italiano. Si ergono come giganti colorati, disseminati in luoghi panoramici spesso remoti, lontani dal trambusto cittadino. Raggiungerle può richiedere un po’ di impegno, ma una volta seduti lassù, tra le nuvole, il panorama mozzafiato vi farà sentire come se foste tornati indietro nel tempo, rivivendo la semplicità e l’entusiasmo dell’infanzia.
BIG BENCH: DOVE SI TROVANO QUESTE MERAVIGLIOSE PANCHINE
Queste panchine giganti non sono solo un modo per riposare durante un’avventura in montagna o una passeggiata nella campagna, ma sono diventate vere e proprie attrazioni turistiche. Le Big Bench sono oggi 340 in tutta Europa (di cui 77 in prossima costruzione), rappresentando dei punti di riferimento collegati a bellezze naturali, percorsi eno-gastronomici e molto altro ancora.
Qual è il segreto dietro il successo di queste panchine giganti? Non è solo il loro design accattivante e colorato, ma anche l’esperienza condivisa che offrono a chiunque si avventuri a trovarle. Incoraggiano gli adulti a riscoprire il senso di meraviglia nel guardare il mondo con occhi nuovi, proprio come fanno i bambini. E questo è proprio ciò che le rende così speciali.
Le Big Bench non sono solo un progetto di design, ma una vera e propria comunità. Gestite dalla fondazione “The Big Bench Community Project”, queste panchine sono frutto di donazioni private e sforzi volontari. Un progetto senza scopo di lucro che mira a sostenere le comunità locali e gli artigiani, promuovendo allo stesso tempo un turismo sostenibile e di qualità.
Dove si possono trovare queste meraviglie? Il Piemonte è la loro terra d’origine, ma ormai si sono diffuse in tutto il Bel Paese. Dalla Lombardia alla Puglia, dall’Emilia Romagna alla Campania, le Big Bench sono diventate una presenza ben nota nel panorama italiano.
LA PRIMA BIG BENCH IN PUGLIA: AGRICOLA CAPONE SUL BELVEDERE DI DOCECANTO
Il progetto ha fatto il suo debutto anche in Puglia, con la prima Big Bench installata a Gravina. Si tratta della Big Bench 126 e si trova sul Belvedere di Dolcecanto. Immersa nel panorama murgiano, davanti all’installazione si apre ad uno dei panorami più suggestivi della campagna locale, sulla via dei piloni che conduce verso il centro abitato fino al Ponte Acquedotto.
La Big Bench 126 è ospitata dall’azienda Agricola Capone ed offre una vista spettacolare sulle colline circostanti, ricoperte di campi colorati coltivati a grano, foraggio e legumi intervallati dalla presenza di muretti a secco. “Un progetto no profit che prevede la collaborazione con l’artigianato locale per realizzare prodotti ad esse ispirati che -spiega Michele Capone, imprenditore agroalimentare e turistico, referente locale del progetto – possono dare un piccolo contributo all’economia e al turismo, nel segno dello spirito positivo che le grandi panchine portano in questa zona“.
LA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO DEL PARCO NAZIONALE DELL’ALTA MURGIA
A Gravina, la volontà dei promotori dell’iniziativa è quella di valorizzare le pregiate coltivazioni di frumento, legumi e dei vini prodotti nel territorio. La panchina gravinese è stata realizzata dalla maestria degli artigiani locali del ferro e del legno, associati dell’ASSO.T.IM. con il contributo dell’Agricola Capone e della cooperativa sociale Murgia Lab, che gestisce anche l’emissione degli esclusivi passaporti per i turisti panchinisti itineranti del circuito Big Bench Community Project.
Un flusso di visitatori che potranno girovagare per l’Europa, godendo delle viste panoramiche mozzafiato delle centinaia di panchine installate nella penisola, in rete tra di loro, timbrando il proprio passaggio dalla panchina posta sul belvedere di Dolcecanto.
“Una parte del ricavato di ogni vendita– sottolinea Capone- come le donazioni fatte da chi realizza una nuova panchina, sarà devolute dal Big Bench Community Project ai Comuni coinvolti e destinata a sostegno delle comunità locali“. Oltre a Michele Capone hanno coordinato il progetto gravinese Rosaria Tremamunno e Dino Bleas.
VISITARE LA BIG BENCH 126 CON MURGIANDO
Un’occasione imperdibile per visitare una Big Bench originale è approfittare del tour Murgiando “Enoturismo nella casa rurale”. A partire da un minimo di due persone, è possibile prenotare un’esperienza unica nel suo genere: una visita guidata l’autentica Big Bench 126 in cui poter rivivere la quotidianità contadina e degustare i deliziosi vini prodotti dall’azienda agricola Capone.
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