In questo luogo costituito da tante bio case tipiche contadine, le famiglie dei contadini assegnatari vivevano comprando solo sale e fiammiferi. Partendo da questo concetto, la Agricola Capone ripropone i laboratori di tutte le diverse filiere agroalimentari e artigianali che producevano il fabbisogno per famiglie di anche oltre 10 componenti.
Questi borghi contadini, in cui si trovava uno spaccio, una chiesa e qualche servizio essenziale, ha rappresentato un impianto sociale che è stato anche scuola di imprese per diverse famiglie contadine che vi si sono insediate. Le stesse, con il sacrificio, hanno imparato un mestiere che non era solo quello del coltivare la terra, ma quello di “arrangiarsi”, con le poche risorse naturali a disposizione, nel produrre manufatti di artigianato agro-pastorale come scanni, fischietti cola cola, muretti a secco oltre che infusi da erbe mediche e ancora provviste alimentare per i gelidi inverni.
L’Agricola Capone è un’impresa che si contraddistingue per la coltivazione con metodo biologico certificato. Azienda sostenibile ed innovativa, è proiettata alla valorizzazione non solo dei prodotti ma anche dei luoghi di coltivazione e produzione, tra cui anche un piccolo allevamento di animali di bassa corte e di api.
Nel 2015 Michele è stato riconosciuto dalla Regione Puglia “Esperto della conoscenza e nella divulgazione della cultura e della tradizione alimentare pugliese” e l’Agricola Capone, per il possesso di requisiti soggettivi ed oggettivi, viene iscritta nell’elenco regionale delle Masserie Didattiche di Puglia.
Da sempre azienda aperta e ospitale, ha la propria sede operativa principale in una casa tipica contadina situata sul Belvedere di Dolcecanto, località che ospita tante altre bio case, nelle quali le famiglie dei contadini assegnatari vivevano comprando solo sale e fiammiferi. Qui e’ istallata la Big Bench 126 della rete Europea BBCP. Emozione unica.
Sin dalla propria costituzione, l’azienda Agricola Capone si è interessata ai temi ambientali ed è stata tra le prime aziende agricole della regione puglia a portare avanti un processo di conversione delle colture da convenzionali a biologiche.
Nella categoria delle erbacee viene coltivato frumento in alternanza con leguminose, foraggio e ortaggi.
Nella categoria delle arboree coltiva vite di vitigni prevalentemente autoctoni, olivi, mandorli e noci.
Nel valorizzare gli antichi mestieri e i prodotti tipici partiamo da un punto fermo: nelle numerose case contadine del nostro territorio fino a 50 anni fa si viveva comprando solo sale e fiammiferi. Da questa premessa parte la nostra proposta di turismo esperienziale e di laboratori didattici, rivolti a turisti e studenti, di cui di seguito vengono presentati alcuni esempi.
Rafforziamo il legame tra il vino e il turismo nel territorio della città del grano e del vino (Gravina – Grana dat et vina ).
Essendo iscritti tra i primi quattro operatori enoturistici in Puglia proponiamo un’esperienza che non è di semplice degustazione, ma un abbinamento tra vino e cibo con il paesaggio e l’ambiente circostante esaltando le sensazioni fisiche che ne derivano come da legge regionale L.R. 6 agosto 2021 n. 29 e ss.mm.ii. “Disciplina dell’enoturismo”.
I luoghi sono quelli di coltivazione delle uve e produzione del vino che a secondo della stagione possono essere il Belvedere di Dolcecanto di Gravina in Puglia dove sono i vigneti o la Cantina Capone sita della zona P.I.P. San Giuseppe Artigiano sempre a Gravina in Puglia.
La masseria, sul Belvedere di Dolcecanto in provincia di Gravina in Puglia, dispone anche di un’area attrezzata per l’ospitalità di turisti itineranti che si muovono in camper, a cavallo, a piedi, in bicicletta e con tipici trattori storici. Il luogo ospita anche eventi sportivi, yoga e feste private.